sabato 5 novembre 2011

Le interviste di Teiera / Daniela Tieni

Anche se a rilento, continuiamo con Le interviste di Teiera.
Le interviste agli autori con cui abbiamo collaborato fin ora, che hanno realizzato appositamente per noi dei piccoli albi monografici. Per conoscerli meglio e vedere anche una selezione dei loro lavori.

La seconda intervista è con Daniela Tieni, bravissima illustratrice romana, che da pochissimo  ha ricevuto la notizia di essere stata selezionata con i suoi lavori dalla mostra Ilustrarte 2012, uno dei riconoscimenti più importanti in Europa, approfittiamo quindi per complimentarci, brava Daniela!

Forte mi chiama di Daniela Tieni
18 pagine | formato 10x13,8 cm | bianco e nero (cover su cartoncino rosa, rilegato a mano)

Chi sei? Ci parli un po' di te e di cosa fai?
Mi dicono che sono spesso silenziosa. Perdo tutto. Sono disordinata. Mi piace scrivere le lettere, mi piace riceverle. Avrei voluto fare la pianista, anche, da grande. Mi piace fotografare e leggere, leggere tanto.
Il teatro è uno dei miei solidi amori, mi piace la sua «O» di legno, i costumi, le luci, la danza. Ho studiato scenografia con grande passione, ma nei libri, nel racconto, nell’illustrazione ho trovato una forma di espressione a me più congeniale. Dipingo e disegno da tanto tempo, eppure il foglio mi fa sentire sempre alle prime armi, e ad ogni parola, ad ogni emozione da riportare su carta è bello scoprire un nuovo alfabeto da affiancargli. Ho pubblicato il mio primo libro illustrato Confesso che ho desiderato, con le Edizioni Campass, collaboro con alcune riviste e lavoro a nuovi progetti sperando che trovino una loro collocazione. Nel frattempo capitano lavori di altro genere: il tempo a volte ti ruba il tuo tempo, quello vero, e se non disegno divento nervosa, quindi cerco di mantenermi viva!


Come hai iniziato a collaborare con Teiera?
Ho conosciuto Giulia a Parigi, durante il salone del libro di Montreuil. Da lì non ci siamo più perse di vista (fortunatamente!). Lei e Cristina qualche mese dopo mi hanno contattata per spiegarmi il loro progetto, chiedendomi se volessi realizzare una fanzine per Teiera. Ho accettato subito! Mi sembrava un’idea bellissima, dal nome dell’etichetta, al librino cucito a mano, alla possibilità di far parte insieme a loro di una realtà così vivace come quella dell’autoproduzione.

Com'è nata l'idea del progetto che hai realizzato per Teiera?
Volevo legare la mia fanzine alla musica, mi piaceva pensare la successione degli eventi in maniera circolare. Ho cercato di disegnare qualcosa che avesse un impianto lineare e semplice, ma che rendesse l’idea del richiamo forte che subisce questo personaggio verso il suono, quasi in maniera inconsapevole.


Guardando il libretto sembra che a volte possa essere percepito direttamente dallo stomaco. Cosa sentivi mentre lavoravi a Forte mi chiama?
Pensavo a come mi sento nei confronti della musica, a quanto mi sarebbe piaciuto studiarla, quanto soffro a non saperla leggere e a come tutto mi sfugge e mi attira. E all’assenza di suono, che è un tema che mi tocca molto.
 La protagonista, senza più un vinile a disposizione, riesce con il suo tocco a far sbocciare dal giradischi una moltitudine di rami e fiori: è la sua musica, il suo ritmo, il suo battito. Qualcosa che forse prima non aveva mai ascoltato.


Come cambia il tuo approccio quando progetti un lavoro personale o da autoprodurre rispetto a quando pensi a un lavoro su commissione o editoriale?
È diverso il modo di mettersi sul lavoro. Se inizio a disegnare qualcosa per me, o per un’autoproduzione, mi sento più libera e svincolata, nonostante sia comunque pensato per essere un lavoro da pubblicare e condividere.
Se lavori su commissione hai dei tempi da rispettare che magari non coincidono con i tuoi, un confronto continuo, un limare e aggiustare. Se questo scambio avviene con persone che stimi e con cui hai una buona sintonia cresci inevitabilmente e il lavoro ne acquista in qualità.


A che cosa stai lavorando in questo momento, ci parli dei tuoi progetti futuri?
Ho iniziato a lavorare su un testo a cui tengo moltissimo. È una storia d’amore. È dura, ed è esattamente il tipo di racconto che avevo voglia di affrontare, spero tanto che trovi la sua strada. Preparo una mostra e ho molti progetti in cantiere, tra cui è imminente nel mio piano di lavoro una playlist illustrata!

Consigliaci un link e un infuso (qualunque cosa!)
Mi faccio spesso qualche giretto qui: blog.twodotwo.com, e un tè mela e mandorla!




Daniela nel web:
il suo blog fridainnamorata.blogspot.com
su ultra-book ultra-book.com/-danielatieni
il blogAntenata, che cura con Sara Trofa antenata-sd.blogspot.com

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